Bergen 2017, Moscon: “Saremmo potuti andare di comune accordo fino all’arrivo se Alaphilippe non se ne fosse andato da solo”
Gianni Moscon splendido protagonista a Bergen 2017. Il ventitreenne ha confermato di essere provvisto di qualità fuori dall’ordinario, completando una settimana impegnativa in Norvegia con la terza prestazione sopra le righe in otto giorni. Il trentino ha provato ad anticipare la volata di gruppo con un tentativo a due nato sull’ultima ascesa di Salmon Hill, dimostrandosi l’unico capace di seguire il ritmo di Julien Alaphilippe nonostante una caduta che l’ha visto coinvolto a una ventina di chilometri dal traguardo. “Abbiamo fatto la corsa che dovevamo fare, ci siamo mossi perfettamente” è il primo commento di Moscon in un’intervista concessa a caldo alla Rai.
L’alfiere del team Sky ha raccontato gli ultimi chilometri della corsa, fase di gara che l’ha visto assoluto protagonista. “Il penultimo giro son caduto e ho aspettato l’ultimo per giocarmi le mie carte – prosegue Moscon – Son riuscito a rientrare prima dell’ultima salita, mi sono riposato un po’ e sull’ultima ascesa ho attaccato. Abbiamo fatto la differenza in due ma alla fine ho pagato lo sforzo e i postumi della salita”, facendo chiarezza sulle sue sensazioni nel finale.
Il Campione italiano a cronometro, a margine del suo intervento, ha da recriminare nei confronti del complice nell’attacco che l’ha visto protagonista: “Alaphilippe ha attaccato sul pavé, abbiamo fatto 2 o 3 chilometri ognuno a tutta, ma credo che saremmo potuti andare di comune accordo fino all’arrivo se non se ne fosse andato da solo”, conclude Moscon con una critica amara.
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